Da quando sono diventata mamma sento di aver perso “un po’” di femminilità.
(Diciamo che “un po’” è la via di mezzo tra quei giorni in cui ricordo di essere una donna e quelli in cui ho paura che il netturbino mi ritiri scambiandomi per un rifiuto ingombrante…!)
Sarà che sono passata dal dimenare i copricapezzoli agli spettacoli di burlesque ad estrarre le bocce a richiesta da quella trappola antiestetica del reggiseno da allattamento,
sarà che la cosa più sexy che ho indossato nell’ultimo periodo è stato il pigiama integrale della Carica dei 101 senza i calzini rimboccati sopra,
sarà che tutte le volte che cerco di rendermi presentabile scopro o di avere una colata di vomito sulla spalla o di aver intocciato la manica in un pannolino smerdo,
sarà che la morbidezza della mia pancia e dei miei fianchi, più che una bellezza mediterranea, ricorda una ricotta Valtellina,
sarà che l’ultima volta che sono andata dal parrucchiere andava ancora di moda il frisè,
sarà che dopo esser stata cucita come un tacchino del Ringraziamento ho paura a guardarla, figuriamoci ad andare dall’estetista,
sarà che ogni volta che qualcuno pronuncia la parola ‘mamma’ in mia presenza mi sembra di invecchiare di un anno…
sta di fatto che ho la sensazione che a separarmi dalla mia femminilità ci sia un portone gigante e quasi sicuramente la chiave di quel portone è sepolta da qualche parte sotto tonnellate di giochini, mussole sbavate e tutine zozze che per trovarla manco Indiana Jones nel Tempio Maledetto.
Comunque non voglio terrorizzarvi, si può esser mamma e donna al contempo… devo solo capire come!
Mama Walking Disaster 