ordinaria follia

GIORNO 84: AND THE SPIDERMAN IS ALWAYS HUNGRY

Negli ultimi tempi il mio sonno si è fatto più agitato.

Dopo la vicenda del test combinato sono diventata abbastanza apprensiva, ma sto facendo del mio meglio per non farmi prendere dal panico per cagate (come il timore di avere accoppato Leonardo perchè in un momento di euforia ho ballato tutto “Believe” di Cher o di averlo congelato mangiando un chilo di gelato). Tuttavia, se riesco a controllarmi nei momenti di veglia, non riesco a tener sotto controllo i miei pensieri più profondi, quelli che regolarmente mi vengono a trovare in sogno e che, volendolo o meno, finiscono per accompagnarmi anche di giorno…

Ho letto che è comune per le donne incinte sognare più intensamente. Difatti, essendo il loro sonno molto disturbato, vuoi per l’aumento dei livelli di progesterone, per la fame notturna, per il pancione ingombrante o la vescica strizzata, vuoi più semplicemente per via delle ansie che ci accomunano un po’ a tutte, le future mamme sono più soggette a svegliarsi nel pieno dell’attività onirica (nella c.d. fase REM) e, quindi, ad avere ricordi più vividi dei loro sogni. A quanto pare, spesso capita anche che questi sogni siano incubi, generalmente legati al parto o a tutti i possibili pericoli che potrebbe correre il loro piccolo.

Devo dire che negli ultimi mesi i miei incubi sono sempre stati tanto balordi, quanto variegati… Dall’esplosione di cacca in faccia al Coronavirus che muta e rende tutti gli infetti degli zombie ciuccia-cervelli alla World Z, dall’invasione aliena al pargolo impossessato che ruota la testa di 180° con un sorriso satanico in un incrocio tra Trainspotting e l’Esorcista…

Tuttavia, nell’ultimo periodo la maggior parte dei miei incubi sembrano ruotare tutti intorno a un solo tema, di cui in realtà ho sempre un po’ voluto ignorare l’esistenza: il mio terrore dell’abbandono. Sogno Marco che mi lascia per qualcuna migliore di me, amiche di una vita che mi ignorano e mi lasciano da sola, persone che desiderano farmi soffrire…

Sogno anche la mia mamma. Da quando è mancata l’ho sognata solo in rare occasioni, ma ultimamente mi è capitato di sognarla spesso e nella maggior parte dei casi, anzi, direi nella loro totalità, è stato doloroso rincontrarla. Non perché lei mi abbia mai fatto del male in vita, anzi…sono io che sento di averne fatto a lei. Ho anche pensato di parlare con uno psicologo, ma non credo sia il caso di coinvolgere Leonardo condividendo con lui pensieri così cupi, che comunque so che in fondo mi accompagneranno per tutta la vita, con o senza supporto psicologico.

Il punto è che questo bambino merita di nascere felice ed equilibrato e il fatto che sia così intimamente collegato a me mi spaventa, perché a volte io non sono né felice né equilibrata… A volte sono avvolta nel buio e non voglio che i miei incubi, notturni o quotidiani, possano segnare in un qualche modo la serenità di Leo o il suo carattere.

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