È da tanto che non scrivo.
Come potrete immaginare, il nano assorbe gran parte del mio tempo e delle mie energie e non è facile ritagliare dei momenti da dedicare a questo blog. A ciò si aggiunga il fatto che di recente sono stata assorbita da un turbinio di emozioni di difficile digestione che hanno “annacquato” la mia voglia di condividere. Magari ve ne parlerò con calma in seguito.
In ogni caso tra i miei propositi per l’anno nuovo vi è quello di ricordarmi di dar spazio anche a me stessa e scrivere e dedicarmi a questo mio piccolo progettino è una parte fondamentale di questo proposito.
Non che io sia David Foster Wallace ma scrivere mi piace.
E poi questo blog per me è importante, non solo perché è mio, non solo perché è lo spazio di libertà dove posso dar sfogo ai miei pensieri e alla mia fantasia, ma anche perché mi ha aiutato a mantenere dei contatti col mondo in un momento in cui tutti ci siamo sentiti un po’ soli.
Lungi da me lamentarmi (non solo non ne ho motivo, ma sarebbe anche poco rispettoso nei confronti delle persone che hanno sofferto veramente), ma è un dato di fatto che il Covid ha tolto a me, come ad altre mille mila donne, la possibilità di vivere una gravidanza prima e una maternità poi normali. E se già una gravidanza è emotivamente destabilizzante, vi lascio immaginare cosa sia viverla in piena pandemia globale con un azzeramento dei rapporti sociali! Perciò devo ringraziare questo blog, che inaspettatamente mi ha permesso di trovare delle amiche di penna con cui condividere il viaggio verso la maternità tra ansie, paure, gioie e scoperte.
Quindi bona seghe mentali. Io non ti mollo, amato blog mio. Voglio ricominciare a scriverti e a sorprendermi scoprendo quanto ancora mi puoi dare.