Quelli prima del parto sono giorni di intensa rimuginazione su come andrà, quanto sarà doloroso, quali e quanti insulti saranno rivolti al partner… ho provato a pensare a come prepararmi al meglio ad affrontare quel fatidico giorno ma la verità è che non sono in grado di svelarvi alcun segreto in proposito. Quello che invece posso condividere con voi sono alcune dritte su come predisporre il corpo a un parto e a un post parto un po’ più dolci.
1. Massaggio del pavimento pelvico o perineale: questo tipo di massaggio è molto consigliato a partire dalla 37esima settimana. Difatti, alcuni studi hanno dimostrato che il massaggio pelvico consente di aumentare l’elasticità del perineo (vale a dire l’area di muscoli e tessuti compresa tra la vagina e il retto, che sarà sottoposta a particolare tensione durante il parto), favorendo così il passaggio del pupo durante la fase espulsiva, e possibilmente di prevenire possibili lacerazioni.
Vi domanderete: e come me lo massaggio sto perineo? Dunque, anzitutto, prendete un olio per lubrificare la zona. Ve ne sono alcuni specifici, io uso quello della Weleda, ma si può fare benissimo anche con l’olio di mandorla. Quindi, mettetevi in posizione comoda (per me la migliore è seduta o semi seduta con un bel cuscino dietro la schiena) e iniziate a massaggiare dapprima l’esterno per ammorbidire un po’ i muscoli e poi l’interno, inserendo uno o entrambi i pollici nella vagina. La funzione del massaggio è quella di ammorbidire le pareti del perineo, perciò occorre applicare un po’ di pressione verso il basso, in direzione del retto, e sulle pareti laterali, come se si volesse sciogliere una contrattura, e fare movimenti a “U”, dall’alto verso il basso e/o avanti e indietro.
Per rendere l’idea vi allego il link a un video che ho trovato molto utile:
N.B. Il massaggio dovrebbe durare almeno 10 minuti.
2. Prodotti omeopatici: su consiglio dell’ostetrica, dalla 37esima settimana sto assumendo 3 prodotti omeopatici che dovrebbero aiutare il mio collo dell’utero ad ammorbidirsi. Si tratta del Caulophyllum thalictroides 9 CH – utile ad ammorbidire i tessuti -, dell’Actaea Racemosa 6 CH – che dovrebbe aiutare ad attenuare l’ansia e facilitare la dilatazione del collo dell’utero – e l’Arnica Montana 6 CH – noto per le sue proprietà analgesiche e utile anche nel recupero post parto-.
La mia ostetrica mi ha consigliato di prendere 5 granuli di ciascun prodotto 1 volta al giorno appena sveglia, mezz’ora prima della colazione. Benché siano prodotti per i quali non è richiesta prescrizione, chiedete comunque consiglio a ostetrica o ginecologo prima di assumerli!
3. Massaggio al seno: ci sono correnti di pensiero divergenti sull’utilità del massaggio al seno prima del parto. Alcuni sostengono che non serva a nulla perché il capezzolo non ha bisogno di preparazione essendo naturalmente predisposto ad allattare, altri ritengono sia fondamentale per prepararlo all’attacco del nano e tentare di prevenire ragadi o altre problematiche legate all’allattamento. La mia autorevole opinione è che se non comporta alcuna controindicazione perché non massaggiarlo?! Durante la gravidanza ho sempre massaggiato sia panza che seno con l’olio di mandorla e dalla 38esima settimana a questa parte sto facendo massaggi un po’ più vigorosi usando un olio apposito, il Vea, da utilizzare anche e soprattutto nella fase dell’allattamento. Ancora non ho iniziato a frizionare il capezzolo come mi è stato insegnato al corso preparto, stringendo il seno più forte e cercando di farlo uscire e allungarlo per intenderci, perché questa attività stimolare le contrazioni e non vorrei che il pupo si sentisse indotto a uscire prima del tempo.
Magari alcune di queste pratiche serviranno davvero ad addolcire il parto e il suo post, magari no…certo è che su di me, almeno mentalmente, hanno avuto un effetto benefico perchè mi hanno dato la tranquillità di pensare di aver fatto quanto potevo per agevolare il parto. Vi consiglio di provare!